Devo confessare che non credo negli angeli custodi. Tanto per cominciare se esistessero dovremmo subito prendere atto che sono tra i più imbranati, pigri e inefficienti agenti di sicurezza del mondo. E poi, averci accanto un uomo, che non è veramente un uomo, e per giunta ha le ali da cigno, non è il mio ideale di storia romantico-platonica.
Una volta un’amica mi disse con tutta serietà che lei si sentiva sempre
protetta dal suo angelo custode. A tale affermazione, prima mi misi a ridere e poi
dissi ‘Stai scherzando, vero?’ e lei ‘No, ci credo davvero, tu no?’
Io no? Io, sino a quel momento, ero stata convinta che nessuno al mondo, al
di sopra dei dieci anni, ci credesse, e invece stavo parlando seriamente di
angeli con un’amica, o meglio collega di lavoro in seguito diventata amica, e
dopo quel giorno fatidico finita di essere amica. Voglio dire, ma come faccio a
frequentare una che crede nell’assurdo? Non che io abbia niente in contrario all’assurdo
ma avrei prima o dopo finito per offenderla senza volerlo.
Così la conversazione andò avanti per un po’ sino a che smisi di replicare
perché tanto era evidente che non serviva a niente. L’idea degli angeli è
un’idea rassicurante e talmente radicata nella nostra psiche che fa parte di
quelle discussioni che rientrano nella categoria ‘emotiva’ (Dio me ne scansi. Impossibile
cavarci un ragno dal buco)
Ora, visto che bisogna necessariamente credere in qualcosa di irrazionale,
io sarei più propensa a credere al diavolo custode. Perché? Beh, innanzitutto è
più credibile. Quanti angeli vi hanno salvato da un vaso che cadeva dal
balcone, da una bicicletta che andava di volata sul marciapiede, dagli schizzi
d’acqua delle macchine in corsa? Se invece di un angelo fosse stato un diavolo
custode voi avreste potuto prendervela con lui. E non solo, non vi arrabbiereste
più per gli imprevisti della vita ma basterebbe un ‘il solito diavoletto, ne
combina una ogni giorno’ per placare l’ira. Ma nella stessa situazione non è
facile perdonare un angelo custode che era troppo distratto per salvarvi dal
vaso, bicicletta, macchina. E come poteva mai salvarvi? Gli angeli, lo sanno
tutti, non hanno gli occhi. Mi dispiace dirlo ma secondo me questa è già una
situazione da perdenti. Una guardia del corpo che non ci vede sicuramente non è
una buona idea.
Allora perché, direte voi, per secoli ci siamo fidati degli angeli?
Meglio non entrare nell’argomento, fa parte della già citata categoria
emotiva (Dio ce ne scansi una seconda volta).
Ma non è finita qui. Tutte le volte che siete incerti su quello che dovete fare e quello che volete fare, potreste esclamare ‘oggi al
diavolo il lavoro, vado al parco con un cestino di fragole come cappuccetto
rosso’ E ‘al diavolo’ acquisterebbe subito un significato diverso. Dopo,
potreste biasimare il vostro diavolo custode per avervi tentato. E se il vostro
capo, direttore, preside, vi dicesse: ‘non credo ai diavoli custodi’ potreste
indignarvi e accusarli di essere troppo razionali.
Messa su un piano di pura convenienza a me sembra che avere come custode un
diavolo superi di gran lunga il tanto acclamato e benvoluto angelo.
Diabolicamente vostra.
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