Forse faccio male ma voglio raccontarmi con i miei racconti o non voglio raccontarmi affatto. Pensavo che pubblicare alcune storie su un blog sarebbe stato sufficiente per attirare l’attenzione di alcuni lettori e di altri scrittori ma non è cosi. C’è ben altro dietro lo scrivere qualcosa: ci sono operazioni di marketing che vanno ben oltre le mie fatiche da scrittore: mi riferisco a sedersi, concentrarsi e scrivere. Ultimamente sono un po’ giù quando penso che mi aggiro in un mondo (quello dell’editoria) di cui non so assolutamente nulla. Ma devo confessare che non ho molta voglia di saperne di più e ancora meno tempo. Ho cominciato a scrivere storie da bambina e non ho mai smesso. Ultimamente mi sono accorta che esistono varie categorie di (aspiranti) scrittori: Quelli bravi a farsi notare e a farsi pubblicità (a prescindere dalle loro capacità) Quelli che hanno i contatti giusti E quelli che, come me, si nascondono dietro la loro penna (o meglio il loro computer...
Pensieri fissi o mobili, manie, sprazzi e sprizzi di luce... A blog for bilingual (and non-bilingual) readers